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cii tramezanti:
B 9 né grave, né lieve.
8 minimo grave, levissimo.
7 assai men grave, assai più lieve.
6 meno grave, più beve.
5 grave, lieve.
4 più grave, men lieve.
3 assai più grave, assai men lieve.
2 gravissimo, minimo lieve.
A 1 né grave, né lieve.
122
Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
Or vedete oltre quanto manca ch una terra debba
muoversi a l altra: che anco le parti di ciascuna, messe
fuor della propria circonferenza, non hanno tale ap-
pulso.
elpino Volete che sia determinata questa circonferen-
za?
filoteo Sì, quanto alla massima gravità che potesse
esser nella massima parte; o se pur ti piace (perché
tutto il globo non è grave né lieve), in tutta la terra:
ma quanto alle differenze mezzane de gravi e lievi, di-
co che si denno prendere tanto diverse differenze,
quanto diversi possono essere gli pondi di diverse
parti che son comprese tra il massimo e minimo gra-
ve.
elpino Discretamente dumque si deve intendere que-
sta scala.
filoteo Ogni uno ch ha ingegno potrà da per sé in-
tendere il come. Or quanto alle referite raggioni
d Aristotele, assai è detto: veggiamo adesso se oltre
nelle seguenti apporta qualche cosa.
elpino Di grazia contentatevi che di questo ne parlia-
mo nel seguente giorno; perché sono aspettato
dall Albertino, che è disposto di venir qua a ritrovarvi
domani: dal qual credo che potrete udir tutte le più
gagliarde raggioni che per l opinion contraria posso-
no apportarsi, per esser egli assai prattico nella com-
mune filosofia.
filoteo Sia con vostra commodità.
fine del quarto dialogo
123
Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
DIALOGO QUINTO
albertino (nuovo interlocutore) Vorrei sapere che
fantasma, che inaudito mostro, che uomo eteroclito,
che cervello estraordinario è questo; quai novelle co-
stui di nuovo porta al mondo, o pur che cose absolete
e vecchie vegnono a rinuovarsi, che amputate radici
vegnono a repullular in questa nostra etade?
elpino Sono amputate radici che germogliano, son co-
se antique che rivegnono, son veritadi occolte che si
scuoprono: è un nuovo lume che dopo lunga notte
spunta all orizonte et emisfero della nostra cognizio-
ne, et a poco a poco s avicina al meridiano della no-
stra intelligenza.
albertino S io non conoscesse Elpino, so che direi.
elpino Dite pur quel che vi piace; che se voi avete in-
gegno come io credo averlo, gli consentirete come io
gli consento; se l avete megliore, gli consentirete più
tosto e meglio: come credo che sarà. Atteso che quelli
a quali è difficile la volgar filosofia et ordinaria scien-
za, e sono ancor discepoli e mal versati in quella (an-
cor che non si stimino tali, per quel che sovente esser
suole), non sarà facile che si convertano al nostro pa-
rere: perché in cotali può più la fede universale; et in
essi massime la fama de gli autori che gli son stati mes-
si per le mani trionfa, per il che admirano la riputazion
di espositori e commentatori di quelli. Ma gli altri a
quali la detta filosofia è aperta, e che son gionti a quel
termine, onde non son più occupati a spendere il ri-
manente della lor vita ad intendere quel ch altri dica,
ma hanno proprio lume et occhi de l intelletto vero
agente, penetrano ogni ricetto, e qual Argi, con gli oc-
chi de diverse cognizioni, la possono contemplar per
mille porte ignuda: potranno, facendosi più appresso,
distinguere tra quel che si crede, e s ha per concesso e
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
vero per mirar da lontano per forza di consuetudine e
senso generale, e quel che veramente è, e deve aversi
per certo, come constante nella verità e sustanza de le
cose. Malamente, dico, potranno approvar questa filo-
sofia color che o non hanno buona felicità d ingegno
naturale, o pur non sono esperti almeno mediocre-
mente in diverse facultadi; e non son potenti sì fatta-
mente nell atto reflesso de l intelletto, che sappiano
far differenza da quello ch è fondato su la fede, e ciò
che è stabilito su l evidenza di veri principii: perché tal
cosa comunmente s ha per principio, che ben conside-
rata si trovarà conclusione impossibile e contra natura.
Lascio quelli sordidi e mercenarii ingegni, che poco e
niente solleciti circa la verità, si contentano saper se-
condo che comunmente è stimato il sapere; amici po-
co di vera sapienza, bramosi di fama e riputazion di
quella: vaghi d apparire, poco curiosi d essere. Mala-
mente dico potrà eligere tra diverse opinioni, et talvol-
ta contradittorie sentenze, chi non ha sodo e retto giu-
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